Paola Lerza - ERASMUS PROJECT - Dublin 25-30 luglio 2022

Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

di Paola Lerza -
Numero di risposte: 26

Ciao a tutti.

Perchè questo diario di bordo, mi chiederete voi. Non è solo per deliziarvi 😊 nelle lunghe ore estive, mentre vi crogiolate su una spiaggia o sorbite gelati al limone. E’ che il progetto con cui partirò è organizzato e finanziato dalla Comunità Europea e mi è stato erogato attraverso UniAuser per gentile segnalazione di Silvia e Miria, che ringrazio di cuore, e per questo mi sembra doveroso renderne un minimo conto. Ho dunque pensato a questo canale, informale e divertente, per rendicontare e condividere la mia esperienza. Se non vi interessa, pazienza, non leggetemi!

Allora… il corso che seguirò in 6 giorni a Dublino dal 25 al 30 luglio si chiama “SOFT SKILLS FOR STRONG TEACHERS”, che significa detta un po’ alla brutta “abilità dolci per insegnanti forti”. Che gli insegnanti siano forti è un discorso a parte sul quale preferirei soprassedere per il momento, che dopo quasi 40 anni in cattedra uno si sente come un budino sciolto… ☹ma veniamo ai “soft skills”, un’espressione di quelle inglesi intraducibili che per renderne il significato ti ci vuole un’enciclopedia. Sono in pratica le competenze trasversali, le capacità di gestire i rapporti interpersonali, la comunicazione, gli approcci relazionali, la percezione dei doveri, l’adattamento all’ambiente, eccetera. Forse anche la sopravvivenza in senso darwiniano e la continuazione della specie 😊. Insomma, roba interessante.

Al momento comunque sto ancora sistemando i documenti necessari. Ho prenotato volo, hotel, corso alla Teacher Academy che solo a sentire il nome fa un po’ soggezione e sto incrociando le dita di tutte le estremità del corpo affinchè tutto vada per il verso giusto. Manca ancora più di un mese dopotutto e al momento non c’è fretta.

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(Modificato da System Administrator - intervento originale effettuato il lunedì, 13 giugno 2022, 13:57)

In riposta a Paola Lerza

Ri: Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

di Paola Lerza -
Cominciamo però col dare qualche consiglio a chi dovesse ripetere la mia esperienza, soprattutto sui passi da fare e sull’ordine con cui farli.
La carta vincente è sempre quella del muoversi per tempo, quindi non appena l’UniAuser vi comunica che ci sono i finanziamenti, se siete interessati datevi da fare. L’ideale è muoversi 3-4 mesi prima. Io l’ho fatto due mesi prima ed era già un tantino tardi, perché i prezzi lievitano, soprattutto quelli dei voli. Anyway, eccovi in ordine le cose DA FARE AUTONOMAMENTE, senza l’intervento di UniAuser:

1. Sfogliare il catalogo dei corsi che vi viene fornito (lo si trova online e vi manderanno un link che in genere è questo Teacher Training Courses – Europass Teacher Academy). Scegliere una destinazione e un corso, magari evitando quelli troppo tecnici o specialistici. Tenete conto che quasi tutti i corsi sono in lingua inglese e internazionali, quindi bisogna capirsene un po’. Sarò più precisa comunque quando sarò in loco. I corsi sono in genere settimanali, quindi scegliere anche la data in cui andare.

2. E’ consigliabile mandare preventivamente una mail alla scuola almeno per sondare il terreno, chiedendo se il corso sarà attivato, se è adatto a un pubblico adulto e qualche info generale se ne avete bisogno. In genere rispondono entro breve tempo.

3. Se la cosa vi convince, cercate immediatamente un volo conveniente e prenotatelo. Tenete accuratamente, meglio se in file e in stampa, le ricevute di pagamento e le carte di imbarco

4. A stretto giro, pagate l’importo del corso alla scuola, che vi invierà subito la ricevuta. Tenete anche quella sia in formato digitale che in stampa. Per i pagamenti in anticipo c’è un discreto sconto

5. Subito dopo, cercatevi un hotel/airbnb/bed&breakfast… insomma, un posto dove pernottare durante tutto il soggiorno. Nelle grandi città gli hotel sono piuttosto cari, ma gli aribnb sono in genere ottimi e convenienti. State attenti alla posizione, che non sia troppo lontana dalla sede della scuola, per non dover fare levatacce o essere comunque scomodi. Cercatene uno con cancellazione gratuita, che non si sa mai.

6. A questo punto potete rilassarvi un po’, perché le altre pratiche sono locali e possono essere espletate in tempi più larghi. La prima è un’assicurazione che copra i rischi sanitari, di responsabilità civile e di viaggio. In genere costa poco più di 100 euro.

7.A questo punto entra in gioco UniAuser, con cui dovrete essere sempre in contatto, ma che non potrà aiutarvi nelle pratiche di cui sopra. Con UniAuser firmerete un contratto e compilerete i documenti del protocollo europeo e in questo l’organizzazione vi darà senz’altro una mano. I rimborsi per le spese che avete sostenuto fin qui vi arriveranno in parte prima della partenza e in parte a missione ultimata. Abbiate fede! 😊 Per questo ci sono l'ottima Mariacarla e il presidente che sono estremamente disponibili.

Questo è il termine della parte noiosa e burocratica… si spera che il seguito sia più divertentelinguetta
In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

Avendo espletato tutte le pratiche di cui sopra, a metà giugno ho preso contatto con il presidente UniAuser e sono andata a farmi firmare i documenti. Michele è stato veloce ed efficace e ha perfino predisposto il rimborso a memedesima 😊 di buona parte delle spese già affrontate, ovviamente dietro presentazione delle ricevute. Well done!

Ha provveduto altresì (oddio che bello questo altresì che fa tanto cancelleria) alla firma di due documenti che si chiamano ANNEX e AENET, sigla di non chiedetemi cosa. Uno è un contratto stipulato tra UniAuser e sempre memedesima linguetta in cui entrambi ci impegniamo a rispettare i patti (io mi impegno a partire e a frequentare il corso all’estero e loro a finanziarlo secondo le indicazioni dell’EU), l’altro va presentato all’ente ospitante e contiene info sul corso, sulle attività previste, sui tutor all’estero eccetera, per cui immagino dovrò riportarlo indietro compilato nelle parti mancanti a cura della scuola.

A-ri-well done! grande sorriso

Burocracy, red tape, scartoffie, ma sono necessarie. Il falò delle vanità si farà un’altra volta!

Ora credo mi resti solo il count down, a meno che non escano le classiche sorprese dell’ultimo minuto…

Intanto mi guardo le cartelle predisposte sul mio pc… in modo da avere tutta la documentazione sottomano, come nell’immagine che allegocartelle

In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

Nel frattempo mi sono comprata un nuovo pc portatile (prima avevo solo il fisso). Piccolo, touchscreen, comodo… giusto perché me lo porterò dietro per gli appunti e per lavorare su uno schermo più grande di quello del cellulare, e con un sano windows che mi piace di più rispetto all’android.

Altre cosa da fare prima di partire è sapere dove è la scuola, dove è l’hotel, quanto sono le distanze da e per l’aeroporto, come sono messi i mezzi pubblici eccetera eccetera. Giusto per non arrivare e dover decidere tutto sul momento, con i bagagli in mano e la testa confusa. A questo punto, evviva google maps. Una ricerca veloce consente di avere un’idea delle posizioni, dei trasporti, dei tragitti e perfino del traffico che trovate in quel momento. Io già lo so che sarò in confusione, quindi mi sono premunita e mi stamperò questo meraviglioso promemoria.

Nell’immagine che allego ci sono le indicazioni per l’hotel, tutto sommato una mezz’ora di autobus e qualche minuto a piedi che con il trolley si fa, e le indicazioni del tragitto hotel-scuola, una mezz’ora di camminata che non può fare che bene. Come vedete, google dà anche i percorsi alternativi, in grigio, mentre quelli azzurri sono quelli consigliati.

Fingers crossed now… il problema sarà al ritorno, perché il mio aereo sarà alle 6 del mattino, ma questa è un’altra storia e ci penserò strada facendo 😊

Allegato img.png
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di System Administrator -

Bene... è ora il momento di allegare il programma di quello che sarà il mio corso, dettagliato day by day dalla scuola, che in questo è molto precisa.

leggo che i partecipanti saranno da un minimo di 4 a un max di 14... un gruppo abbastanza ristretto dunque, altro che classi pollaio grande sorrisogrande sorriso. Presumo saranno persone provenienti da vari Paesi europei, e questa internazionalità mi piace. Spero solo di essere in grado di capire qualcosa.

Leggo anche che è previsto, in uno dei 6 gg di corso che presumo sia il sabato 30, un tour guidato della città. Ottimo. E un giorno di "cultural activities", chissà cosa faremo.

Comunque allego qui la presentazione generale del corso, scaricabile dal sito, e pian piano me la studio.

Ad esempio, questo si legge nella DESCRIPTION:

Hard skills, also known as academic knowledge and know-how, are often the direct focus of education and the skills considered necessary to get your foot in the door of many fields of employment. Soft skills, however, are the interpersonal and intrapersonal abilities that not only help you keep that job and advance in your career – they help you live better in every aspect of your life.

Bene. Una prima differenza tra "hard skills", che sono in pratica le competenze specifiche di ciascuno nel proprio campo, e "soft skills", che sono le competenze impalpabili, personali e caratteriali, un po' innate e un po' da acquisire sul campo attraverso l'esperienza. Quelle che, a detta loro e non solo, help you live better in every aspect of your life, cioè praticamente ti facilitano la vita, essendo l'uomo un "animale sociale", come diceva Aristotele. In realtà è rimasto solo un animale, forse più "social" che sociale, un "animale social", ma questa è un'altra storia, vero?linguetta

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di System Administrator -

Ok... proseguiamo con la descrizione del corso.

Il paragrafo successivo recita:

During this course, educators will deepen their understanding of Soft Skills and
reflect on their own abilities in their macro-areas such as Leadership, Relational
Skills, Self-Awareness, Creativity, Problem-Solving, and Communication. Through
hands-on activities that combine these skills, participants will learn to transform
the prevailing theories of communication, as well as emotional and social
intelligence, into practical experiences in their classroom.

wow! Sono curiosissima di sapere che cosa saranno queste "hands-on activities". Attività pratiche. Da metterci le mani sopra grande sorriso Venire alle mani. Avere le mani in pasta. Maneggiare. Darsi una mano a vicenda... boh? Eh?!cool

Scherzi a parte, probabilmente ci insegneranno nuovi approcci, o come superare blocchi relazionali. Cose che puntualmente riverserò nella mia didattica l'anno prossimo, quindi... si salvi chi può! grande sorriso

s

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Ri: Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

di System Administrator -

Passiamo dunque al paragrafo successivo, che recita:

While Soft Skills are sometimes conveyed in the curriculum through special
projects and after-school activities, this course proposes ways to incorporate them
into every facet of the school day.

Insomma, questi skills saranno il nostro pane quotidiano, non oggetto di corsi speciali o dedicati, ma parte del cosiddetto "curricolo" e verranno applicati in ogni aspetto della vita scolastica. Bene. Suona come un approccio didattico moderno e disinvolto, ma devo ammettere dire che anche gli anglosassoni sono maestri di didattichese politichese e burocratese quanto noi. Che detto in parole povere significa fare la supercazzola. ma... ma... ma... non è forse anche quella una delle abilità da imparare bene per districarsi nella vita attuale? Ben venga dunque un corso in cui si includano anche cosette del genere. 

E poi io sono del parere che se ci sono dei contenuti seri un po' di supercazzola a mo' di completamento possa contribuire all'estetica del tutto. ... o no? ammiccante.linguetta

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di Paola Lerza -

Vediamo ora i LEARNING OUTCOMES, vale a dire i risultati attesi. Quello che ci si aspetta che impariamo, pena la bocciatura, in ginocchio sui ceci, bacchettate sulle dita, dietro la lavagna e via dicendo.

  1. Improve and facilitate communication and active listening;
  2. Reflect upon motivation and how to foster it;
  3. Gain insight into the principles of leadership and collaboration;
  4. Boost creativity and problem-solving skills;
  5. Focus on emotional awareness to improve public speaking, organization, time management;
  6. Practice relaxation methods and tips for creating a better work-life balance.

Dunque sicuramente è un corso sulle abilità comunicative, che ci si aspetta vengano implementate, incoraggiate, facilitate. Chiacchiererò molto! grande sorriso

Poi la motivazione, che è indispensabile per fare qualunque cosa. Come accrescerla non solo in se stessi, ma anche negli altri. The pied piper, il pifferaio magico, quello che tutti i topi gli andavano dietro... ma dico, non poteva farsi seguire da animali più nobili???

Stimolare i principi di leadership e collaborazione, nella convinzione (spero) che una cosa non escluda l'altra, perchè il più delle volte si tende a confondere la leadership con la filosofia di "il capo sono io e si fa quello che decido io"... amen

Aiutare e stimolare la creatività... (beh, forse di questo potrei anche non aver bisogno, ma vabbè...) e imparare a risolvere problemi. Purchè non siano matematici, ok linguetta

Imparare a gestire il proprio tempo, quindi a essere organizzati, a gestire l'ansia quando si parla in pubblico, ad avere coscienza di sè. Ci sta.

E... dulcis in fundo (o in cauda venenum, dipende dai punti di vista...), o the icing on the cake, che sarebbe la classica ciliegina sulla torta, imparare a rilassarsistrabuzzantepensieroso e a stabilire equilibri nel proprio stile di vita... qui sta il busillis, come diceva qualcuno, here is the rub, la lingua batte dove il dente duole. Questo sarà difficile. Mi bocceranno di sicuro. Imparerò a fingere, simulare e dissimulare. Il prossimo corso lo faccio su Machiavelli grande sorriso

In riposta a Paola Lerza

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di System Administrator -

Arieccoci. Vediamo dunque il programma del primo giorno.

Day 1 – Course introduction & soft skills overview

Introduction to the course, the school, and the external week activities;
Icebreaker activities;
Importance and benefits of soft skills for teachers;
Communication & presentation skills;
Presentations of the participants’ schools.

Ovviamente si tratterà di un incontro introduttivo. Il corso parte con un numero di partecipanti min 4 e max 14, quindi saremo un drappello di adulti ai quali verrà spiegato in che cosa consiste il corso, verrà fatta visitare la scuola (che immagino sarà moooooooooolto più attrezzata delle nostre), cominceremo a conoscerci e a rompere il ghiaccio (magari ci fosse... qui fa un caldo cane), ci spiegheranno per benino in cosa consistono questi soft skills e perchè sono così importanti nell'attività di insegnamento, impareremo a presentarci e a parlare della nostra scuola.

Immagino che la maggioranza dei partecipanti sarà costituita da insegnanti ancora in servizio, e non in pensione triste pensieroso, quindi cercherò di inventarmi qualche privilegio che potrebbe toccare alla più vecchia malvagiomalvagiogrande sorriso he he he... per diritti anagrafici... hehehemalvagio... così finirò dietro la lavagna il primo giorno. Ma ora le buone vecchie lavagne di ardesia non usano più... ci sono quelle a muro e le LIM, quindi quando racconteremo ai nostri nipoti che per castigo ci mandavano dietro la lavagna quelli penseranno che ci appiattissero a colpi di pialla tanto da ridurci a una carta velina. Altro che soft skills! linguetta

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di System Administrator -

Il secondo giorno sarà quello in cui fare le presentazioni per benino:

Day 2 - Presentation time

Presentation skills;
Presentations of the participants’ schools based on the learned principles.

Presentation skills vuol dire che dovrai anche avere un certo stile nel presentarti, una certa vis comunicativa e un certo look. Farò dunque finta di andare dal parrucchiere, mi metterò il vestito buono e metterò in pratica quello che avrò imparato il giorno prima. Io speriamo che me la cavo. Un po' di teatro l'ho fatto, ho anche teatrato per una vita da una cattedra, un po' di inglese lo mastico, quindi spero di non avere problemi.

In caso contrario, finirò ancora dietro la lavagna, in ginocchio sui ceci eccetera pagliaccio

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Ri: Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

di System Administrator -

Sabato mi ha scritto la teacher del corso, presentandosi e facendo alcune richieste.

Deve essere una ragazza giovane, ma qualificata. Insegna inglese agli stranieri, ha lavorato in comunità internazionali per i diritti umani anche all'estero, ora vive a Dublino. Dice che le lezioni si terranno dalle 9 alle 14 tutti i giorni, esclusoi sabato, quando ci sarà una... gita fuori porta.

Ciascuno di noi dovrà portare una breve presentazione di qualcosa di tipico della sua terra... io ho praticamente pronta una mini-conferenza sugli gnocchi al pesto e sui pansoti al sugo di noci che avevo tenuto ai miei amici inglesi durante il lockdown... la riciclerò senz'altro con qualche aggiustamento. Il problema è che vorrebbero anche la materia prima tristestrabuzzante e portare il pesto da Genova in aaereo non posso perchè è considerato liquido. Ricordo una volta che ne avevo dato un barattolo a una mia amica siciliana e ha dovuto a malincuore lasciarlo in aeroporto. Non so onestamente se a Orio al Serio venderanno pesto, perchè se la merce è comprata in aeroporto è ammessa... al max trovo quello Barilla e va benissimo approvoapprovoapprovo

Il COVID si fa strada anche in Irlanda... quindi dovremo indossare le mascherine, cheppalle... ma almeno non sarà dannatamente caldo come qui

Martedì pomeriggio faremo un giro a piedi per Dublino, con guida al seguito. Bene. Non ricordo quasi nulla della città.

E poi, la cosa più carina, la nostra teacher, che si chiama Emma, ci ha messo un padlet online da compilare per autopresentarci e dire qualcosa su di noi. Così ho scoperto e sto scoprendo chi saranno i miei compagni di avventura:

  • Una cecoslovacca che insegna inglese as a second language
  • Un ungherese che insegna anche lui inglese come lingua straniera ai ragazzi
  • Un insegnante austriaco di non so cosa
  • Una tedesca che insegna tedesco e geografia

Per ora nessun altro ha risposto, ma l'ambiente mi pare abbastanza stimolante e internazionale

Io speriamo che me la cavo linguetta

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di System Administrator -

 

Ieri si è aggiunta una nuova insegnante spagnola, che insegna in una vocational school, che immagino sia un istituto professionale di qualche tipo. Siamo sei in totale, sette con la teacher.

Ora la mia maggiore preoccupazione è il volo, che non sia cancellato all'ultimo minuto per scioperi o mancanza di personale, come leggo avviene un po' dovunque. Fingers crossed.

Per il pesto, ho scoperto che è stato sdoganato solo dall'aeroporto di Genova, anche quello fatto in casa strabuzzante, dietro pagamento di una modesta somma di 50 centesimi. Ok, ma non è il mio caso. Pazienza...

intanto mi calcolo il percorso in auto da casa mia a Orio asl Serio, giusto per avere un'idea dei costi e dei tempi di percorrenza

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di System Administrator -
wow, altri due! Un'ungherese (che dal nome sembra una donna, ma in quella lingua chiià mai...) e una di Madrid che insegna scienze umane, servizi e qualcos'altro in una scuola tecnico-professionale, L'ungherese dice di essere un beginner in inglese e di essere lì anche per migliorare la lingua. Speriamo di poter comunicare... perchè in ungherese sarà impossibile! linguetta
E dopo le presentazioni (ora siamo 9 compresa la teacher), veniamo al programma del terzo giorno:
 
Day 3 - Importance of self-assurance:
Leadership and self-confidence.
 
Una cosa sola dunque, focus sull'autostima, sulla sicurezza di sé, sulle capacità di guida di un gruppo. Per la serie... chi non mi segue avrà 20 frustate e 30 bacchettate sulle dita grande sorrisogrande sorriso grande sorriso. Ma sono soft skills, dimenticavo... quindi il tutto sarà preceduto da inviti del tipo "abbia pazienza, vuole usarmi la cortesia di inginocchiarsi su questi legumi che devo somministrarle la sua dose di frustate?"
Vabbè, scherzi a parte, joking aside, sarà interessante vedere quali esercizi ci faranno fare per implementare queste abilità che probabilmente tutti possediamo, chi più chi meno, ma che occorre saper gestire con oculatezza pae mantenere il giusto equilibrio e non usare autorità, ma semmai autorevolezza, non rigidità, ma rigore, non prepotenza, ma fermezza.
Facile a dirsi... meno facile a farsi sorridente
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di System Administrator -

Si è aggiunta una persona, una docente cecoslovacca. Dieci in tutto quindi, per ora.

E veniamo al quarto giorno

Day 4 - Team work

Team working & problem solving.

Lavoro di gruppo, dunque. Non so quanti gruppi si faranno con nove studenti (3 da 3?), ma di certo questa è una delle carenze della scuola italiana. Ciascuno di noi è sempre stato una sorta di monade chiusa nel proprio orticello e ha sempre nutrito una cordiale diffidenza verso i colleghi. Io l'ho sempre avvertito come una grande frustrazione, chiamandolo un po' ironicamente la "pessimizzazione delle risorse". vero è che i collaboratori bisogna saperseli scegliere, ma nella scuola non è sempre così e dovervamo arrangiarci, make do with what we had, prendere quello che passava il conv... l'istituto, insomma.

Da qui il promo problem to be solved, perchè a volte i colleghi erano davvero un problema! grande sorrisogrande sorrisogrande sorriso

In ogni caso, purchè non si tratti di problemi matematici, mi va bene anche la risoluzione dei problemi, o almeno l'impostazione di un approccio per tentare di risolverli. Per la bacchetta magica ci stiamo attrezzando!occhio nero

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di System Administrator -

Il programma del quinto giorno mi vedrà in prima linea:

Day 5 - How to manage stress

Stress management skills and techniques.

... e dal momento che non credo proprio che le tecniche consistano nella somminnistrazione di camomilla a litri... sono proprio curiosa...mi vengono in mente quei film di spionaggio in cui al povero malcapitato veniva messo un asciugamani in faccia, un imbuto in bocca e giù acqua a fiumi...grande sorriso... oppure potrebbe trattarsi di yoga... ti mettono in posizione seduta a gambe incrociate (scomodissima) a dire ohmmmmmmm per circa mezz'ora, alla fine della quale dovresti avere imparato qualcosa sulla legge di Ampère e sul potenziale elettrico.

Not my cup of tea, actually... ma comunque qualsiasi cosa facciano cercherò di impararla e di tenerla a menteapprovo

In riposta a System Administrator

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di System Administrator -

Sono arrivati gli stragglers, vale a dire i ritardatari grande sorriso grande sorriso grande sorriso... una spagnola che insegna in una scuola pèrofessionale e un'islandese che insegna inglese. 12 quindi, inclusa l'insegnante.

Io intanto sto guardando con aria sconsolata la mia valigia e la borsa del pc, domandandomi che cosa posso essermi dimenticata. A proposito di ansia...vabbè, dai, domani è un altro giorno e la notte... si parte! Prevedo di mettermi in macchina prima delle 5 del mattino, perchè l'aereo è alle 10.30 e voglio essere su per tempo. Documenti, carte dimbarco, caricatori telefono e plugs adattatori... 

L'ultimo giorno, venerdì, sarà interessante

Day 5 - How to manage stress

Stress management skills and techniques.

speriamo di imparare qualcosa di utile davvero. Le tecniche di controllo dello stress mi intrigano moltissimo.

Per l'ultimo giorno, sabato, è prevista una gita "fuori porta", alla quale ho aderito. Andremo a Glendalough, un posto magico di rovine medievali in una verdissima vallata. Ci sono già stata ma ci torno volentieri. Non ricordavo fosse a soli 45 minuti da Dublino. Me lo ha ricordato un amico canadese che a Dublino ci è nato e vissuto. 

Non solo. Dovremo tirare le somme del corso, dire quello che avremo imparato, valutarlo e valutarci, e non dimenticare di ritirare la documentazione necessaria. Poi fare le valigie in fretta e andare all'aeroporto che la mattina dopo si partirà all'alba triste

That's all. Ora... pronti a partire!Sì... e non c'è l'icona delle dita incrociate...

In riposta a System Administrator

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di System Administrator -
Partenza! Sveglia dunque prima dell'alba, a notte fonda (sveglia per modo di dire, perché in realtà non ho dormito) e via, prima del 5 ero in macchina. Per strada non c'era nessuno e ho visto sorgere il sole sulla pianura padana. Non particolarmente poetico, a dire il vero. E nemmeno caldissimo, max 27 gradi.
Alle7.30 ho consegnato la macchina al parcheggio e ora sono al gate, con 2h di anticipo sul volo. Cheppalle....vabbè, ho comprato anche un vasetto di pesto che 9 euro è un furto ma comunque...almeno è consentito e insieme al parmigiano verrà mostrato e assaggiato domani al termine della mia presentazione su qualcosa della mia terra.
L'aereo è alle 10.35...aspettiamo. alcuni passeggeri hanno la mascherina, altri (la maggior parte) no. Io me la sono portata e almeno sull'aereo la indosserò.
Buon viaggio
In riposta a System Administrator

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di Paola Lerza -

here I am!

e' stata un po' lunga, ma finalmente ci sono. Tutto in orario, tutto come da copione. La sistemazione è in una specie di campus universitario nei docks di Dublino, vicinissimo al porto e al mare. Vi metto qualche foto sperando di averla ridimensionata a dovere. Il quartiere è una grande area pedonale moderrnissima, asettica, pressochè deserta (ma oggi è domenica...) su cui si affacciano vari locali, parecchi dei quali oggi chiusi. C'è una stazione di tram che presumibilmente portano in centro, l'immancabile Starbucks, un piccolo supermercato... insomma, da domani dovrebbe essere molto tutto più vivace. 

Io sono al terzo piano dell'edificio indicato con la freccia. una specie di labirinto pieno di porte tagliafuoco che non sai mai se devi spingere o tirare per aprirlegrande sorriso e la mia finestra dà su alcuni binari morti della stazione marittima. Si sentono un po' le macchine che passano sotto, ma vabbè.

La stanza è piccola ma funzionale e pulita, il letto comodo. E' pensata per gli studenti, con una bella postazione di lavoro vicino alla finestra e tanto spazio per mettere i libri. Almeno ci sono le mensole, cosa che in genere negli alberghi manca. E appendini dove appendere la roba, anche questi difficili da trovare negli hotel. manco a dirlo, in bagno non c'è il bidet, ma questo ormai è un classico quando si va all'estero.

In camera fa piuttosto caldo, mentre all'esterno ci sono quei 23-24 gradi che non mi fanno rimpiangere per niente il caldo mostruoso lasciato a Genova.

Dire che il cielo è sereno è dire troppo, perchè in poche ore che sono qui l'ho visto rannuvolarsi e rasserenarsi varie volte nel giro di pochi minuti, che mi sembra davvero il cielo d'Irlanda della Mannoia. Ma non piove. C'è solo un po' di vento.

Vedremo domattina!

eccovi le foto

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

1st day

... let's call it a day! che sostanzialmente significa per oggi basta, abbiamo dato.

il corso è interessantissimo, ma anche molto impegnativo, perchè siamo continuamente coinvolti in prima persona e abbiamo pochi tempi morti. Iniziamo alle 9 e andiamo avanti fino alle 14, con due intervalli di 15 minuti ciascuno. il problema è che le lezioni non sono passive, di ascolto e basta, quelle per intenderci in cui ci si può addormentare e far finta di nulla... siamo continuamente chiamati a parlare, a interagire, a partecipare. 

Ma andiamo con ordine e partiamo dai partecipanti. L'Europa è ben rappresentata: a parte me, che sono l'unica italiana, c'è gente da Repubblica Ceca, Ungheria, Belgio, Islanda, Polonia, Austria, Germania, Spagna, Slovenia. Curiosamente, manca la Francia. Si tratta in gran parte di insegnanti di inglese, ma ce ne sono alcuni che insegnano materie professionali e manuali (tipo abilità pratiche e cucito), arte, tedesco, storia e geografia... La teacher è giovane, motivatissima, gentile e disponibile. Appartiene a una famiglia di 5 figli e insegnano tutti, soprattutto d'estate per guadagnarsi qualcosa (lei è ancora in perfezionamento universitario). Il corso è al completo, siamo in 14 e 15 con l'insegnante. Età media 45-50 anni, ma la teacher ne avrà 25.

Prima di raccontarvi quello che abbiamo fatto oggi, però, è bene segnalare alcuni requisiti necessari in pratica (ma non richiesti) per la partecipazione al corso. Primo fra tutti una decente conoscenza della lingua, altrimenti si corre il rischio di non capire niente e di non potere assolutamente comunicare. Un livello almeno intermedio o post-intermedio è il minimo necessario. Devo dire che qui in qualche modo se la cavano tutti, seppure in modi differenti. Mi ha stupito, ad esempio, come parlano "male" gli insegnanti di inglese (male si fa per dire, ovviamente, ma i nostri sono mediamente meglio, forse perchè insegnano letteratura, forse perchè  la nostra scuola è più impegnativa, forse perchè non lo so... ma gli ho sentito fare errori che non mi sarei aspettata, e pensavo che la polacca, simpaticissima peraltro, sapesse come si dice "gabbiano" o "cinghiale"). Ma mi ha anche stupito come parlano "bene" gli insegnanti non di inglese (bene si fa per dire, ovviamente, ma almeno sono piuttosto fluenti e si fanno capire, cosa che negli insegnanti italiani non di inglese è estremamente rara). Insomma, in mezzo a tutti devo dire con mia estrema soddisfazione che galleggio alla grande.

Un altro requisito fondamentale è la conoscenza informatica, il sapersi destreggiare sia col pc che col cellulare, anche su app nuove, senza andare in panico come spesso ci succede. Collegarsi a una nuova rete, entrare in una classroom virtuale, inserire o modificare il proprio avatar, preparare e illustrare una presentazione digitale, inviare e ricevere messaggi... il tutto a una velocità perlomeno accettabile. Ok che l'insegnante dà sempre una mano, ma non è possibile essere completamente digiuni di tecnologia. per fortuna mi sono portata, a parte il cellulare, il mio portatile nuovo di zecca, che mi serve assai assai.

E veniamo alle attività di oggi, tutte produttive e interessanti, che potremmo riciclare nei nostri corsi a sfondo psicologico. Lo scopo, al di là del "rompere il ghiaccio", e quello di imparare ad ascoltare gli altri e dar loro importanza e considerazione. Alcune poi riguardavano l'analisi di sé. In sintesi, giusto a futura memoria, metto giù qualche appunto, tralasciando i preamboli

  1. la PRESENTAZIONE ROVESCIATA - divisi in coppie, si ascolta l'autopresentazione del partner, si prendono appunti e si presenta il partner agli altri (esercizio orale)
  2. il GIRO DELLE DOMANDE - più difficile a spiegarsi che a farsi. In due cerchi concentrici, si leggono domande a rotazione a chi hai davanti, poi ci si scambiano le domande a rotazione, finchè tutti hanno risposto a tutto (esercizio orale)
  3. il POST-IT ONLINE su cui dovevamo scrivere due nostri punti di forza e uno di debolezza (esercizio scritto)
  4. il DIARIO SETTIMANALE PER L'AUTOSTIMA, da completare giorno per giorno scrivendo cose fatte che ci hanno reso felici/soddisfatti/appagati eccetera. Lo porterò, perchè è carino (esercizio scritto)
  5. le PRESENTAZIONI SINGOLE su qualcosa che riguarda il nostro paese. io ho rotto il ghiaccio presentando gli gnocchi al pesto e sono entrati letteralmente in brodo di giuggiole (cosa sono le giuggiole???) quando hanno visto il vasetto di pesto (dell'aeroporto di bergamo) e il pezzo di parmigiano che ho portato e che mangeremo nei prossimi giorni. Poi una tedesca ha parlato di una festa bavarese che si tiene ogni 4 anni nel suo paese e dove la birra scorre a fiumi, ovviamente.

Alla fine della giornata il mio cervello era abbastanza fuso, ma nondimeno ho fatto una bella passeggiata con Kathrine, la docente di inglese del gabbiano, polacca, che non è mai stata a Dublino e l'ho portata al Trinity college, l'unico posto della città che ricordavo perfettamente. purtroppo non abbiamo potuto vedere il book of Kells perchè i posti erano esauriti. Comunque metto qualche foto, mentre qui sta suonando un fastidiosissimo allarme non si sa bene perchè... vabbè, vado a vedere che non ci sia un incendiogrande sorriso....falso allarme, era solo uno che ha schiacciato il pulsante per errore e ha rotto le scatole per più di mezz'ora... sgrunt...arrabbiato

Eccovi le foto, dell'avveniristico stadio, del ponte Samuel Beckett, detto anche "Il ponte ad arpa" progettato da Calatrava e di un bel veliero sul fiume presso il porto.

A domani!!!

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

2nd day

Ed eccoci al secondo giorno! non meno impegnativo del precedente, a essere sinceri. Nelle foto, però, vi metterò ancora qualcosa sull'ambiente. Una riguarda la hall attrezzatissima del campus universitario nel quale alloggio. Spaziosissima, c'è perfino una roulotte! (solo per bellezza, naturalmente). L'altra riguarda un gruppo di arzille persone della terza età che alle 7.30 di mattina facevano jogging e ginnastica di vario tipo mezzi nudi sulla riva del fiume, con tanto di personal trainer. Mica pizza e fichi!!!grande sorrisogrande sorriso

Veniamo alle attività di stamattina, che Si sono svolte in gruppi di 3-4 persone (lo capirete anche dalla disposizione dei tavoli, che abbiamo trovato diversa rispetto a ieri, quando erano a ferro di cavallo). Io ero in un gruppo di tre, con una spagnola (da cui ho scoperto che non capisco niente dell'inglese parlato piuttosto male e con accento spagnolo) e la solita polacca del gabbiano, la quale ha scoperto che il suo provider telefonico le ha addebitato quasi 200 euro e lei non sa perchè, poveretta.

Le prime attività si focalizzavano sulla gestione del proprio tempo, perchè chi sa gestire il tempo sa gestire la vita. E un'altra cosa importante è saper stabilire delle priorità. Quindi:

  1. Breve esercizio scritto da discutere poi con gli altri sui nostri obiettivi principali nella vita, sul lavoro, versoi la famiglia. il tutto orientato al culto del presente e al pensare positivo, perchè come ci ha scritto la teacher alla lavagna YESTERDAY IS HISTORY, TOMORROW IS MISTERY, BUT TODAY IS A GIFT. THAT'S WHY WE CALL IT THE PRESENT. il senso è abbastanza chiaro e gioca sul fatto che gift e present sono piu o meno sinonimi e significano "dono", ma present significa anche presente, ovviamente!
  2. altro esercizio scritto su che cosa conta di più per noi, che cosa è più importante, e dunque è una priorità. Anche le nostre priorità andavano poi discusse e condivise con gli altri membri del gruppo, e venivamo invitati a collocare le cose in una tabella divisa in 4: cose importanti e urgenti, cose importanti ma non urgenti, cose non importanti ma urgenti e cose non importanti e non urgenti, che naturalmente vanno lasciate per ultime. Ne venivano fuori quattro "D" (in inglese, in italiano no...) di cose che dovresti fare (DO), rimandare (DELAY), far fare ad altri (DELEGATE) o non fare affatto (DELETE)
  3. Quindi, un'altra tabella che chiedeva per che cosa vorremmo avere più tempo e su che cosa dovremmo spendere meno tempo. Manco a dirlo, i risultati andavano condivisi e discussi con gli altri, in un chiacchierio generale che tra quello, le mascherine e gli accenti strani della gente non era sempre facile seguire tutto il filo dei discorsi
  4. Seguiva poi una discussione (solo orale) su alcune frasi di personaggi famosi riguardanti il tempo, e si doveva dire se si era d'accordo o no, e perchè. Devo dire che dopo la nostra performance teatrale di quest'anno l'argomento mi trovava preparata!ammiccantegrande sorriso e si sono stupiti tutto positivamente quando ho raccontato cosa abbiamo fatto!
  5. L'esercizio che mi è piaciuto di meno (sarà perchè con i soldi non ci so fare molto) è stato quello, orale, in cui dovevamo decidere in gruppo come spendere 86.400 euro in un giorno. Vi garantisco che non è facile, specialmente se avete solo pochi minuti per prendere decisioni (dimenticavo di dire che tutte le attività sono a tempo e il cronometro scorre inesorabile sullo schermo della lavagna elettronica che c'è in classe. Lo facevo anch'io per alcuni esercizi a scuola, comunque a volte è un buon sistema). Perchè quella somma? Ho scoperto che 86.400 sono i secondi che compongono una giornata!!!! quindi sotto c'era una sorta di trabocchetto.
  6. Infine una bella attività pratica: sempre in un tempo stabilito di pochi minuti, costruire con la carta e lo scotch una catena più lunga possibile, lavorando in gruppo. Questo testa la capacità organizzativa del gruppo, la leadership, l'emergere delle competenze, eccetera. E.... indovinate un po'? abbiamo vinto!!!!

Il tutto, soprattutto se fatto in una lingua straniera, è abbastanza impegnativo, ma nessuno si perde d'animo e l'insegnante è estremamente comprensiva. 

Alla fine una prof. ungherese di inglese ha presentato la sua scuola (un tecnico elettronico dove si studiano programmazioni per pc (principalmente) e fatto vedere qualche foto di Budapest.

Nel pomeriggio, dopo uno spuntino veloce, una simpatica e folcloristica guida, che gridava e puzzava terribilmente di birra, ci ha portato a fare un giro a piedi della città, mostrandoci un parco, statue di irlandesi famosi, il teatro e la strada dei pub e dei ristoranti. La vedete in una delle foto mentre  sbraita non so più a proposito di chi. Ho scelto il suo gruppo perchè era multietnico, mentre nell'altro, dove la guida era probabilmente migliore, c'erano troppi italiani (qualcuno allora c'è...ma non nel mio corso)

Vi lascio con le folto e... a domani! sorridente

 

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

 

3rd day

Prima di passare al terzo giorno, un po’ di brainstorming sull’ambiente che si vede, che si vive e si respira.

  1. Dublino è una città giovane, pulita, multietnica. La città ideale dove vivere, se non fosse per il clima troppo piovoso per i miei gusti. Pianeggiante e a misura d’uomo, si può girare tranquillamente a piedi o con i mezzi pubblici senza stancarsi. Non ci sono grattacieli, se non pochissimi, ma un’architettura avveniristica di edifici nuovi ricorda un po’ la parte moderna di Londra, in piccolo, ovviamente. Molte biciclette, pochissime moto o scooter.
  2. La gente è dinamica, i servizi pubblici sono eccellenti. Ci sono moltissimi immigrati, temporanei e stabili, a partire dalle comunità asiatiche (iraniani, pakistani, gli immancabili cinesi…) che gestiscono i locali non tipici, i cosiddetti pub dove la birra scorre a fiumi e il rumore è anche peggio che in Italia, dato che sono posti di stazionamento e non di consumazione e via. Gli immigrati parlano uno strano miscuglio di inglese e asiatico davvero poco comprensibile
  3. Il caffè è buono, anche quello espresso, devo dire, anche se continuano a chiederti se lo vuoi singolo o doppio (evidentemente il singolo sembra troppo poco a tutti) e se lo consumi sul posto o lo vuoi portare via. Barbari! grande sorriso … ma come si fa! E le strade sono piene di gente di ogni età con il bicchierone di carta in mano da sorbire di tanto in tanto. Un espresso vero ci diventerebbe freddo in 2 nanosecondi! Senza contare l’impiccio di tenere questo orrendo coso sempre in mano.

Per oggi basta folklore. Passiamo alle attività, ma le metterò nel tardo pomeriggio, come al solito. Dalla rete della classe non riesco a collegarmi a questo sito, e non ne avrei modo e tempo.

Eccomi, decisamente in ritardo... è stata una giornata interminabile. Le attività sono state un po' ridotte, abbiamo finito alle 12, e poi dirò perchè. Ridotte ma abbastanza impegnative.

  1. Giusto per svegliarci, di prima mattina, abbiamo dovuto scrivere una lettera a noi stessi nel futuro, tra... diciamo 5-10 anni. Un esercizio divertente ma anche di concentrazione, tempo 20-25 minuti. la finalità è quella di migliorare la propria visione di sè, l'autostima, di saper programmare un po' la propria vita. In realtà per noi la cosa si potrebbe rovesciare, e chiedere di scrivere una lettera a n oi stessi quando avevamo... che so, 15 o 20 anni, e con il senno di poi sono sicura che ne sentiremmo delle belle. E sarebbe un ottimo esercizio di scrittura creativa. Seguiva ovviamente discussione all'interno del gruppo, composto da 4 persone. Io ero con una cecoslovacca, una spagnola e la mia immancabile collega del gabbiano grande sorriso
  2. ci è stato poi chiesto di immaginare una nostra foto nella nostra prima infanzia e di provare a dire che cosa vorremmo per quella bambina, o per quel bambino. Questo è stato forse l'esercizio meno interessante, perchè si trattava semplicemente di tirare giù i bisogni primari e quelli secondari, niente di che quindi
  3. Poi abbiamo compilato la parte di oggi del diario dell'autostima; la nostra teacher (che più che un'insegnante è una facilitatrice, direi) dice che bisognerebbe tenerne uno per almeno un mese, per imparare a rivalutare se stessi. Vabbè, quello lo porto a Genova e vedremo cosa farne, ma in effetti potrebbe servire
  4. Infine, i cerchi dell'influenza e del controllo. All'interno cioè di tutte le cose che ci preoccupano, dobbiamo essere in grado di distinguere quelle che possiamo controllare da quelle che non possiamo controllare, e concentrarci sulle prime per non perdere energie invano. In effetti... Questo serve anche per porsi obiettivi alla propria portata e non fare il classico passo più lungo della gamba. Come sempre, discussione e scambio di idee. Gli insegnanti, comunque, sono sempre estremamente ciarlieri e gli argomenti non mancano.

Due parole sulle "ricreazioni", durante le quali ci serviamo di tè e caffè (rigorosamente Nescafè liofilizzato) spremendo acqua bollente da un paio di caraffe, frutta (mandaranci e banane), biscotti che qualcuno porta a turno e dolci vari di quelli gommosi da miliardi di calorie, peggio dei bambini. Lì si chiacchiera liberamente del più e del meno, ma le spagnole si cercano, così pure come le due ungheresi e le cecoslovacche. La tedesca e l'austriaco invece continuano rigorosamente con l'inglese e solo raramente si scambiano qualche parola in tedesco. Però questo spirito internazionale è bellissimo.

A mezzogiorno abbiamo smesso e siamo andati intruppati all'Epic Museum, il museo dell'emigrazione irlandese, organizzato meravigliosamente in una ex stazione ferroviaria. Non che ci sia granchè per testimoniare le vessazioni, i soprusi, le difficoltà e la miseria che il popolo irlandese ha subito nei secoli, costretto poi a emigrare in tutto il mondo, specialmente oltre oceano, ma la tecnologia è impressionante e ci sono schermi e proiezioni a grandezza naturale davvero impressionanti.

Nel pomeriggio, con due spagnole e la polacca del gabbiano siamo andate al museo di arte moderna. Una camminata interminabile lungo il fiume Liffy per vedere ben poco. E mi stupisce come gli stranieri siano in gradi di costruire musei stratosferici sul nulla, mentre noi che abbiamo i capolavori "veri" siamo ancora dei dilettanti.

Al ritorno, tutti al pub a farci una birra. Abbiamo trovato il pub più vecchio di Dublino e lì ci hanno raggiunto persone di un altro corso, una spagnola, una tedesca, una estone e... udite udite! una italiana!!! Di Palermo, segue il corso di drammatizzazione, linguaggio corporeo eccetera.

vedo se riesco a mettere qualche foto della giornata

 

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

4TH DAY

 

oggi era prevista pioggia, ma non è caduta nemmeno una goccia. Per fortuna...e il tempo è fresco, ci sono sempre 16_17 gradi di giorno e quindi si sta ottimamente. Di notte anche meno, ovviamente, e si dorme con il piumino.

Parliamo dei semafori. A parte il fatto che a noi viene sempre da guardare verso la parte sbagliata, perchè qui guidano come in Inghilterra, i semafori sono progettati per atleti. Runner, velocisti. Non fai a tempo a essere in mezzo alla strada a passo normale che l'omino verde è già giallo e tu ti senti perduta. MIND THE GREEN MAAAAANNN!!! ci gridava la guida... ma per fortuna il giallo dura più del verde. Ciò non toglie toglie tutti attraversano la strada di corsa e/o fuori dai semafori. Per fortuna Dublino è una città con relativamente poco traffico. Ci sono però spazi enormi dove la gente corre, pattina, va in bici... eccetera.

Una cosa che non riesco a digerire è la loro abitudine (come altrove all'estero) di mangiare in piedi. Il cibo più venduto è il take away, economico e veloce, che ti impegna l'altra mano, perchè nella prima c'è l'orrendo bicchierone. A-RI-BARBARI! Ed è cibo multietnico, fatto di erba di vario tipo che loro chiamano insalata e che si bruca, visto che è condita con nulla o con improbabili salse. Trionfano i Thai, ma va alla grande anche il cinese. Domani però fish and chips, almeno qualcosa di locale e (si spera) buono. Anche se qui devo dire che il nutrimento è l'ultimo dei miei pensieri.

Vediamo le attività di oggi.

  1. compilazione del solito diario dell'autostima per la parte odierna
  2. Autoanalisi del proprio stile comunicativo: sei aggressivo, assertivo o passivo? Qui bisognava raccontare qualcosa in cui si aveva reagito in un certo modo e poi discuterla con il gruppo, dopo aver steso qualche appunto per iscritto
  3. al termine della discussione, analisi di una tabella di comportamenti e strategie per migliorare il proprio stile comunicativo. Attraverso la ricostruzione di un episodio che ci era capitato e in cui avevamo tenuto un comportamento non soddisfacente, dovevamo riconoscere in cosa avevamo sbagliato e suggerire come avremmo invece potuto fare meglio.
  4. poi un paio di "class games", giochi di classe tesi ad acquisire sintonia, coordinazione, autocontrollo. Tra questi, anche il classico gioco del guardarsi negli occhi cercando di non ridere, e chi ride per primo perde
  5. Alla fine Jean-Philippe, un collega belga che insegna soft skills e comunicazione in Belgio e lo fa talvolta in inglese secondo la formula del "CLIL", ci ha tenuto una sua mini lezione sull'ascolto attivo, come cioè ascoltare le persone dando loro l'idea che le si sta davvero ascoltando e non si sta invece vagando con la mente altrove. Ci ha fatto fare esercizio, perchè ciascuno di noi doveva raccontare qualcosa al partner per 15 minuti e il partner doveva prendere nota, dimostrando di essere stato attento

 Col cervello semifuso, nel pomeriggio, siamo andati in treno in un gruppetto a vedere la Joyce Tower, a pochi km da Dublino, verso sud.  E' un edificio circolare basso in una splendida posizione sul mare, dove l'autore trascorse una settimana appena o poco più. C'è annesso anche un piccolo museo. E nel mare a 15 gradi adulti e bambini sguazzavano che era una bellezza!!!! Io ho detto che non avrei fatto il bagno manco se mi avessero pagato.

Metto qualche foto

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -

5th day

temo che il diario di oggi lo farò domattina presto, perchè oggi pomeriggio prevediamo di andare a Howth, un'isola a nord di Dublino praticamente attaccata alla terraferma con un ponte. Prenderemo lo stesso treno di ieri e ci fermeremo a mangiare fish and chips. Prevedo che al ritorno sarò abbastanza ko, e quindi... a dopo! 

....non è vero...Howth è proprio una penisola, l'ho capito dopo...

Ma stamattina ci ho provato anch'io. Sono andata allo spaccio el campus, ho preso un bel bicchierone di carta, l'ho infilato sotto il dispenser e ho schiacciato "Americano coffee". Sapevo che era un caffè lungo, ma... non così lungo!!! L'orrida macchina ha cominciato a erogare acqua bollente, una quantità industriale, direi pari a una lattina da 33cc. Poi, alla fine, sono scese poche gocce di un liquido scuro che doveva essere caffè. Praticamente mi sono trovata in mano una pinta di acqua sporca, che ho sorseggiato malvolentieri per strada nel barbarico bicchierone col tappo e ho buttato nel primo cestino che ho incontrato. Vabbè, veniamo alle attività dell'ultimo giorno.

  1. Diario dell'autostima, ultimo giorno, completato e discusso. Abbiamo anche parlato di come usarlo in classe e adattarlo ai nostri studenti. Come potrebbero reagire? Forse è una cosa che va meglio per gli adulti che per i ragazzi, che possono non saper rispondere o reagire ad alcune domande.
  2. Abbiamo poi dovuto scrivere qualche pensiero (positivo) sulla persona il cui nome avevamo estratto il primo giorno. A me è toccata una cecoslovacca piuttosto insipida e praticamente ho inventato di sana piantagrande sorriso
  3. Cosa estremamente difficile da fare, abbiamo ripetuto con lo stesso gruppo il gioco delle catene di carta da costruire. Stavolta dovevamo nominare un leader e un supervisore, ma la difficoltà stava nel fatto che non dovevamo assolutamente parlare e dovevamo usare una sola mano. E' stato terrificante, abbiamo perso miseramente, vanificando la gloria della volta scorsa

La ricreazione è stata più lunga del solito, praticamente un banchetto, in cui abbiamo spazzolato un sacco di prelibatezze, dal mio parmigiano che ha mandato tutti in visibilio, al pesto che era davvero buono nonostante fosse industriale (ma prodotto a La Spezia), al prosciutto patanegra portato dalle spagnole, che ha mandato in visibilio me, e altri dolci vari davvero buoni. Perfino un liquore alla crema di caffè che non era male. A mezzogiorno ovviamente nessuno ha mangiato. La cosa più barbara l'ha fatta una cecoslovacca che ha spalmato su un pezzo di baguette del burro, poi del pesto e ci ha messo in cima una fetta di prosciutto patanegra... gasp... 

Poi ci sono state due presentazioni, quella dell'islandese su una festa tipica della loro isola (in estate, ovviamente, perchè in inverno col freddo che fa sono in letargo) e delle tre spagnole, che hanno parlato nel loro inglese un po' sbiascicato e sgrammaticato di Madrid e delle principali tradizioni di Spagna. 

  1. Dopodichè abbiamo ripreso le attività. Ciascuno ha dovuto leggere quello che aveva scritto sulla persona "segreta" e gli altri dovevano indovinare di chi si trattava. Non era facile, perchè ovviamente quasi tutti avevamo scritto le stesse cose, ma è stato divertente.
  2. Molto divertente anche l'ultima attività, che consisteva nel girare per la classe con un cartello col proprio nome appeso dietro la schiena, e ciascuno doveva scrivere su tutti un pensiero o una parola positiva sul cartello di ciascuno. Il cartello ci è stato poi letto e consegnato insieme ai diplomi e ai documenti finali.

Fine del corso, abbracci e baci. Farò poi una valutazione globale più dettagliata, ma è stata un'esperienza interessantissima e stimolante, facilmente riciclabile nei nostri contesti.

Mnel pomeriggio passeggiata di 2.30h sulla penisola di Howth, molto bella e pittoresca, con rocce a picco sul mare. La mia collega polacca del gabbiano era ossessionata dal numero di passi giornalieri che dovevano essere almeno 20.000 e li abbiamo fatti quasi sempre, almeno da mercoledì in poi. Una cecoslovacca totalmente fuori di testa un giorno ne ha fatto 40.000, praticamente è andata a casa e ritorno in un pomeriggiogrande sorriso

E la sera ottimo fish&chips con birra., per chiudere in bellezza.

ho delle foto, ma devo scaricarle dal telefono.

Domani escursione a Glendalough, valle incantata dell'antica Irlanda. E' prevista pioggiaassonnato, vedremo.Poi la sera in aeroporto, che domenica si riparte all'alba

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In riposta a Paola Lerza

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di Paola Lerza -
Andare a Glendalough, antica sede monastica irlandese e insediamento pre- normanno, con rovine risalenti all'altissimo medioevo, è sempre un'esperienza entusiasmante. Una vallata verdeggiante con delle rovine di chiese, una torre circolare altissima e alcuni laghetti glaciali deliziosi. Per fortuna non pioveva nemmeno oggi, e abbiamo fatto un bel giro su un pullman che andava un po' troppo veloce e se non fosse stato per il paesaggio mi pareva di essere sui bus della costiera amalfitana.
Ora devo fare le valigie che alle 22.00 ho il bus per l'aeroporto e il volo è domattina alle 6.30. Ryanair chiede di essere in loco 2h.230 prima, quindi ha poco senso dormire qui.
Metterò foto nei prox gg, ora faccio i bagagli e vado.
ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In riposta a Paola Lerza

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di System Administrator -

Veniamo dunque alle foto!

Vi posto alcune immagini della mia classe e del gruppo. In una ci sono io che ricevo il diploma di fine corso, poi c'è il gioco delle scritte sulla schiena, la classe al completo e una pausa pranzo all'aperto

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In riposta a System Administrator

Ri: Il mio Erasmus a Dublino - Luglio 2022

di System Administrator -

Gita a HOWTH (in qiesto mare la cecoslovacca ha fatto il bagno... gasp!... è la terza da sinistra, mentre la quarta è la polacca del gabbiano grande sorriso

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In riposta a System Administrator

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di System Administrator -

Infine, la gita a Glendalough, verdissima vallata con rovine medievali e un bel laghetto. C'è anche la "torre di Posa di Dublino", un edificio avveniristico meraviglioso, semicilindro inclinato di vetro e acciaio inglobato in un cubo di cemento. E' un centro congressi e si trova pèroprio di fronte al ponte di Calatrava, altra meraviglia di cui purtroppo non ho foto.

FINEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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